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al testo di Franca Figliolini
La penale sar una libbra esatta
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Di tutto ho parlato, tranne di questo: che del mio corpo ho fatto scempio e della mia mente - tempio. Così, con una rima azzoppata adesso confesso; perché intanto l'uno ha esatto il prezzo del privilegio dell'altra e ha detto: «basta, basta, basta.» Aveva una voce che non conoscevo: non fonda e arrochita dal fumo, ma così addolorata e acuta da spaccare i vetri e lacerare la pelle, spezzata - come di chi non parli da secoli. Ora, dialoghiamo spesso, ma non è facile capirsi. Tant'è: verrà il momento in cui saremo uno. Ecco, questa è l'unica certezza. E chi non capisce l'ironia della cosa non sa nulla della vita, o della morte - che è lo stesso.
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Rosa Maria Cantatore
- 22/12/2017 15:29:00
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Leggo sempre con una sorta di concentrazione attenta e meravigliata i tuoi versi. Che mai- dico proprio mai- mi deludono. Ciao, Franca.
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Giuliana Campisi
- 22/12/2017 09:07:00
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...verrà il momento in cui saremo uno... se ne avessimo coscienza in ogni momento della nostra vita, tratteremo il nostro corpo, con la dovuta cura ma senza esagerare, come il contenitore di qualcosa di più prezioso che val la pena di coltivare e preservare. Molto molto bella.
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Ferdinando Battaglia
- 22/12/2017 08:13:00
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Hai la perfezione discorsiva di un esperto e particolarmente talentuoso di un maestro di aikido, sicché quando è in movimento di lotta, esprime forza ed eleganza, oltrepassando la disciplina e toccando dimensioni di pura estetica filosofica e poetica: così tu. Qui possiamo leggere il dualismo mente-corpo, radice di ogni altro dualismo, anche sociale e del lavoro; un dualismo che vede il corpo abbandonato al dominio carnale dei sensi e la mente una principessa nella biblioteca del re. Ma poi verrà la morte e tutto ridurrà in polvere, rimescolerà le carte ma non vi saranno né onesti giocatori né bari. Potremmo proporci altre interpretazioni pur sempre possibile, però lesito della "ricongiunzione" non mirerebbe la meta terriccia della morte.
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